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Mercenari medievali e come... liberarsene!

Nel 1201, re Giovanni d’Inghilterra trovò un modo brillante – e piuttosto cinico – per risolvere un problema concreto: cosa farsene di un gruppo di mercenari tanto pericolosi quanto ingombranti? Ne osannò le abilità belliche per stipulare un accordo con un regno vicino e spedirli a fare danni altrove! Ed è pure tutto documentato, con tanto di nota spese.

mercenari medievali

Il destinatario del “regalo” era Sverre Sigurdsson, re di Norvegia, uno che non si tirava indietro davanti a soluzioni muscolari. Figlio illegittimo (o sedicente tale) di un sovrano norvegese, ex chierico delle Fær Øer e poi comandante militare spietato, Sverre era salito al trono grazie a una guerra civile durata anni. Nel 1201 stava ancora consolidando il potere, con nemici ovunque e un bisogno costante di uomini pronti a tutto.


Entra in scena re Giovanni, detto “Senzaterra”. In piena fase di manovre anti-francesi, mentre Filippo Augusto rinsaldava i legami con la Danimarca grazie a un matrimonio combinato, Giovanni cercava nuovi equilibri nel Nord. Una Norvegia amica poteva essere utile, tanto più se pronta a esercitare un po’ di pressione sugli alleati baltici della Francia.


Così, secondo la Sverris saga, Giovanni inviò a Sverre un centinaio – forse due – di “Ribbalds”¹. Un nome che suona pittoresco, ma che in latino medievale significava senza mezzi termini: briganti. Mercenari gallesi, fanteria leggera con ottima mira e pessima reputazione. Nella saga vengono descritti come “veloci come cervi, abili arcieri, impavidi e… poco inclini alla pietà”.

Mercenari medievali - saccheggiatori della prima ora

Perfetti per una guerra sporca. Purtroppo, come spesso accade, durante il loro tragitto da Hallingdal a Telemark, si diedero al saccheggio sistematico, commettendo crimini tra i quali l'omicidio indiscriminato di donne e bambini².

saccheggio mercenari medioevo

Il loro passaggio lasciò dietro di sé più orrore che ordine.


L’operazione risulta documentata anche nei registri dell’Eschequer inglese. I Pipe Rolls del regno di Giovanni riportano effettivamente voci di spesa legate all’invio di uomini verso la Norvegia in quel periodo: reclutamento, armamento, trasporto e vettovagliamento³. C’erano anche arcieri a cavallo e almeno un cavaliere. Non proprio un gesto simbolico. Eppure, non risulta che Sverre abbia pagato una sterlina. Era un favore politico, forse in cambio di futuri appoggi navali o pressione sulla Danimarca.

Che fine fecero i Ribbalds in Norvegia? Nessuno lo dice chiaramente. La saga li menziona più per le atrocità che per il contributo strategico. Forse furono usati per intimidire, forse semplicemente per togliere il fiato a qualche ribelle di provincia. Resta il fatto che la loro presenza fu turbolenta, tipica delle bande di mercenari medievali, soprattutto di quelle consapevoli del proprio potere.


In tutto questo, il dettaglio che colpisce è la logica brutale ma razionale dell’operazione. Non fu solo diplomazia: fu smaltimento creativo. Quando hai delle truppe troppo feroci per tenerle in casa, ma troppo utili per eliminarle, trovi un alleato con nemici e gliele mandi. Un favore che profuma più di fumo e sangue che di pergamena bollata.



Romanzi storici medioevo




Fonti e note

  1. Sverris saga, cap. 175. La saga, redatta intorno al 1208, è una cronaca norvegese in stile epico-realistico, scritta da monaci islandesi vicini a Sverre. Il passo descrive l’arrivo dei ribaldi inglesi come “swift as deer, deadly archers, utterly fearless, and merciless to women and children”.

  2. Il percorso citato nella saga segue il crinale tra Hallingdal e Telemark, zona montuosa e strategica. Le cronache norvegesi parlano di razzie diffuse nei villaggi attraversati. Cfr. Sverris saga, capp. 176–177.

  3. Pipe Roll 3 John (anno 1201), archivio dell’Eschequer inglese. Le voci di spesa per il trasporto di uomini e cavalli verso “partes boreales” includono arcieri gallesi e un “knight with his mount”. Citato in: R. Allen Brown, The Governance of Norman and Angevin England, 1989, p. 267.

 
 
 

1 comentario


Leon Frye
Leon Frye
7 ore fa

Leggendo della ferocia dei Ribbalds, non ho potuto fare a meno di pensare a Geometry Dash Lite: a volte sembra che anche lì ti vengano lanciati ostacoli brutali con una logica spietata, ma se trovi il ritmo giusto, sopravvivi… o almeno ci provi!

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