"Una spettacolare distesa di bandiere, acciaio e armi attendeva la
decisione di re Enrico: attaccare per essere schiacciato o arrendersi."
Una lettura appassionante e storicamente rigorosa che ti porterà al centro dei combattimenti, nel fango, all'ombra delle migliaia di frecce che decisero il giorno.
In appendice troverai una preziosa bibliografia commentata dall'autore per approfondire uno degli scontri campali più celebri del medioevo.
"Si è detto del ruolo di grande onore di guardia dello stendardo da guerra. Oltre alla questione affettiva e di prestigio, da non sottovalutare, c’è una motivazione pratica di assoluta importanza dietro la necessità di tutelare il simbolo baronale Lo stendardo indicava il centro dell’azione mostrando, stagliandosi verso il cielo, se si stava avanzando o indietreggiando, ma non solo: esso segnalava dove era possibile trovare almeno un compagno ancora in vita – colui che reggeva la bandiera. Era quindi un caposaldo imprescindibile, sia dal punto di vista psicologico che tattico."
IL SAGGIO PRESENTA UNA NUOVA, MODERNA, ANALISI DEL FAMIGERATO MASSACRO DI PRIGIONIERI DA PARTE DEGLI INGLESI!
"In quegli attimi di tensione arriva a far precipitare la situazione la notizia che il campo di Maisoncelles è sotto attacco. Re Enrico a quel punto dà uno degli ordini più controversi della storia militare: uccidere i prigionieri."
Un saggio preciso e dettagliato, agile e scorrevole come un racconto!
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