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Audie Murphy, il più prode dei prodi!

26 gennaio 1945. Battaglia della Sacca di Colmar, Francia. Siamo al confine con la Germania, il tenente Audie Murphy e la sua unità vengono investiti, presso il bosco di Riedwihr, da uno dei numerosi contrattacchi tedeschi nel disperato tentativo di fermare le forze alleate dallo sfondare il fronte dei Vosgi.



Il cacciacarri M10 di supporto alla squadra americana viene colpito quasi subito, l'equipaggio abbandona il mezzo in fiamme e esorta la ritirata. Murphy immagina che la posizione sia perduta, però sa anche che fuggire senza rallentare i nemici ormai prossimi non sarebbe stato sicuro e gli effetti sulle altre unità potenzialmente devastanti; afferra la sua carabina, sposta la radio dietro il carro e ordina ai suoi di andarsene. Rimasto solo per prima cosa dirige il fuoco d'artiglieria comunicando con la radio al comando le coordinate precise delle direttrici d'attacco. Ferma il grosso delle forze ma le pattuglie di esploratori e assaltatori fanno il loro dovere, si infiltrano dai lati. Sale allora sul retro del carro, afferra la mitragliatrice cal .50 sulla torretta e nascosto dai fumi dell'incendio fa strage dei nemici. Continua così per un'ora, alternando coordinate via radio a furiose raffiche. Nonostante fosse ferito abbandona la postazione solo a munizioni esaurite ma non per riposare: ritrovati i suoi guida un contrattacco che fa ripiegare del tutto il nemico. Aveva 19 anni. Si stima che abbia ucciso, da solo, 250 soldati nemici e messo fuori combattimento 6 carri armati. Per il suo straordinario coraggio diverrà il militare americano più decorato della seconda guerra mondiale.

Tornato in patria a fine guerra diventerà un eroe nazionale. Sarà attore, interpretando fra i vari ruoli anche sé stesso nella pellicola "All'inferno e ritorno" incentrata sulle sue memorie. Soffrirà, in solitudine, di sindrome post traumatica da combattimento.


Murphy morì in un incidente aereo, precipitando con il suo velivolo da turismo a Brush Mountain, presso Catawba in Virginia, il 28 maggio 1971. Per i suoi meriti di pluridecorato fu sepolto nel cimitero nazionale di Arlington.



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